venerdì 23 agosto 2013

Elizabeth Ferrars - Delitto a regola d'arte e Rebus per otto

Questa estate mi aveva felicemente sorpreso (e illuso) iniziando in ritardo ma adesso, e lo sapevo!, sembra non finire mai, aumentando la mia voglia di svago inerte, di ore fatte scivolare via.
Così ho tirato fuori una pila di vecchi Gialli Mondadori, una mia grande passione, che M. mi ha gentilmente procurato chissà dove alcuni mesi fa e di cui mi ero quasi dimenticata.
Ho iniziato per caso da Delitto a regola d'arte di Elizabeth Ferrars, autrice inglese che (shame on me!) non conoscevo, e mi è piaciuto moltissimo, proprio il giallo classico inglese che adoro: è stato con soddisfazione che ho scoperto che la pila conteneva un altro volume della stessa autrice, Rebus per otto.
Per essere rispettivamente del 1968 e del 1961, e tenendo conto che si tratta di edizioni super-economiche, questi 2 librini se la sono cavata davvero egregiamente, non sfaldandosi durante la lettura e inebriandomi di quell'odore tipico dei libri vecchi che alcuni chiamano "di muffa" e io profumo.
Ambientati in Inghilterra vengono definiti come "gialli psicologici" e in effetti Ferrars è brava a tratteggiare i personaggi, gli ambienti e i paesaggi in un affresco che fa passare il delitto in secondo piano e fa si che le conclusioni piuttosto frettolose non disturbino più di tanto.
Qualcosa di recente, ebooks prevalentemente, si trova ancora di Ferrars (in italiano, in inglese ovviamente è pubblicata continuamente) ma il bello dei Gialli Mondadori è la lettura inframezzata dalle pubblicità, di libri e non, che strappano un sorriso, e "La rivista di Ellery Queen" in appendice che ci racconta la passione morbosa per i delitti e i grandi e piccoli misteri insoluti.
Vale quindi la pena cercare di recuperarli in queste edizioni: il mio girovagare tra bancarelle e negozi di libri usati dovrà dilatarsi una volta di più.

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