sabato 20 ottobre 2012

Alexander McCall Smith - 44 Scotland Street

I libri trovati per caso sono sempre una grande soddisfazione.
Alexander McCall Smith era un nome rimasto appeso a quello di Rankin e Welsh in una lista di titoli quasi infinita.
Lasciandomi ammaliare dalla solita deliziosa pastosità delle copertine e delle pagine dei libri di Guanda, e riconoscente per il titolo inalterato, ho scacciato la tentazione di fuggire da una libreria inospitale e ho scoperto una meraviglia: una scrittura sapiente e colta che si intrufola negli interni dell'Edimburgo imperturbabile che ho amato alla follia, dialoghi che sanno farsi ascoltare con gentilezza, Ian Rankin a mollo nella sua vasca idromassaggio, vecchie poesie rispolverate ridacchiando, le ultime pagine lette già con un po' di nostalgia.
Ho provato a sfogliare gli altri libri, di McCall Smith: finora non ho ancora osato rompere l'incanto.

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