martedì 9 aprile 2013

João Magueijo - La particella mancante

Stando dall'altra parte della barricata (quella umanistica, intendo) sono sempre in adorante ammirazione per l'altra parte, quella scientifica, che idolatro arrancando nel (cercare di) star dietro a tutta quella meraviglia.
Era tanto che volevo un libro su Ettore Majorana: la Feltrinelli e quel fantastico (e subdolo) scaffale piazzato in maniera strategica tra i libri di storia e quelli per ragazzi me lo hanno donato, è il caso di dirlo, su un vassoio d'argento, impilandolo in bella vista e ad altezza giusta - messo proprio lì apposta!
João Magueijo è un fisico portoghese che insegna a Londra, ha una scrittura goliardica, soprattutto quando meno te lo aspetti, e un'ossessione per il geniale fisico nucleare scomparso nel nulla la notte del 26 marzo 1938, a soli 31 anni.
Un mistero che ha ispirato tantissime ipotesi, spesso assurde, e che Magueijo ripercorre parallelamente alla vita di Majorana (a cui si riferisce sempre e solo come "Ettore"), ai suoi studi  e alle sue scoperte.
E' un libro affascinante che dispiega, attraverso interviste, libri, documentari, film, fumetti, la vita di Ettore bambino dalla precoce mente matematica, esibito come fenomeno da baraccone, i primi studi a Catania e la laurea in Ingegneria a Roma, i rapporti e i contrasti con i ragazzi di Via Panisperna, la sua refrattarietà a qualsiasi pubblicazione e riconoscimento, le ossessioni e i complessi che lo affliggevano.
E insieme a Ettore seguiamo la storia del neutrino, del positrone e l'evoluzione dell'elettrone, ci intestardiamo a capire lo spin (questa sono io!) e la differenza tra il decadimento alfa e quello beta, facciamo la conoscenza di Dirac e del suo neutrino antagonista di quello di Ettore, passeggiamo con Bohr e Heisenberg, ci ricordiamo del gatto di  Schrodinger, tratteniamo il fiato con Fermi e gli altri ragazzi di fronte alla vasca dei pesci rossi dove è iniziato tutto, anche se non lo sapevano, proviamo a immaginare cosa deve essere stato, in un periodo come quello, con la storia che incombe e distrae, a giungere alle scoperte che hanno cambiato il mondo.
Ci sono un paio di sviste - un Ettore al posto di un Enrico e un paio di errori di battitura - ma si soprassiede. Peccato invece per la traduzione del titolo, che è consono ma non ha la bellezza dell'originale : " A Brilliant Darkness. The Extraordinary Life and Disappearance of Ettore Majorana, the Troubled Genius of the Nuclear Age".

6 commenti:

  1. Concordo al 100% con la tua prima frase. Adoro gli studi umanistici, ma ammetto di invidiare un pochino chi si destreggia con facilità tra le materie scientifiche, proprio perché io, al contrario, sono una frana :)

    Di Majorana so davvero poco - essenzialmente, solo che era un fisico. Ma mi hai incuriosita!

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  2. E' un bel libro. E poi sembra quasi una sorta di "giallo".
    E, nel mio caso, ho imparato o ricordato qualche formula/teoria che non fa mai male ;)

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  3. Ricordo veramente poco, ma la partita è ancora aperta! Un mio amico come tesi triennale studiava il decadimento doppio beta (o meglio, ha fatto una simulazione per caratterizzare uno strumento di misura che sarebbe finito dentro un grosso rivelatore in Germania) lavorava per Majorana! E' stato teorizzato un particolare doppio beta, dove non vengono emessi neutrini (Neutrinoless double-beta decay). Se questo decadimento esiste, allora i neutrini sono particelle di Majorana... altrimenti, come sembra finora, sono particelle di Dirac.
    Insomma, il tema è attuale. La figura di Majorana, nonostante il fascino della sua vicenda, è però più adatto a un libro di questo tipo che a un corso di fisica nucleare.

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    1. Questo libro in particolare in effetti è centrato sulla sua vita e sulle ipotesi legate alla sua scomparsa. Ovviamente Magueijo è un fisico e quindi ha spiegato (e bene, ho capito qualcosa persino io!) anche il lavoro di Majorana, precisando, come dici tu, che la partita è ancora aperta (Magueijo è di parte però, e insiste sul fatto che dovrebbero dare a Majorana un Nobel postmortem).
      Però si tratta pur sempre di informazioni scientifiche "all'acqua di rose" quindi per quel che dici sul fatto che Majorana non è molto adatto a un corso di fisica nucleare...mi fido ;) : ma intendi che in realtà i suoi neutrini fanno parte di tutt'altro ambito di lavoro?
      In ogni caso se hai qualche titolo (semplice!) sull'argomento sono tutta orecchie!

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    2. Purtroppo avendo studiato fisica all'università ho letto pochissimi libri di divulgazione scientifica. Ne ho uno che parla della meccanica quantistica, quindi subito prima, e uno che tratta anche il dopo ma dal punto di vista di Heisenberg, personaggio ambiguo per la sua vicinanza al nazismo. Ti posso però considerare un video sulle particelle elementari, Nino il neutrino sulle particelle elementari... No, non ridere, è dell'INFN ed è serissimo! Non ricordo bene quali sono gli argomenti, per cui è possibile che del neutrino di Majorana non parli.
      Sempre dell'INFN c'è questo sito su cui io e altri compagni abbiamo preparato l'esame di introduzione alla fisica nucleare. Il livello è basso, a portata di tutti... e molto, molto divertente in alcuni punti.

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    3. Non rido affatto! Anche perchè (pur avendo delle basi di chimica, ma ormai disperse in qualche spazio astrale non identificato) devo proprio partire dal basso (e arrivare poco più in là ;)).
      E il sito che hai linkato è bellissimo.
      Io, per ricambiare, ti posso consigliare libri di storia e filosofia :D
      Grazie mille!

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