sabato 2 marzo 2013

Alan Bennett - Una vita come le altre

Il libro di Bennett è il frutto di uno degli usuali giri in biblioteca del primo giorno di ferie, complici gli orari incompatibili di ufficio e biblioteca visto che, evidentemente, le biblioteche e il lavoro si pensa tendano a respingersi, e chissà perché.
Per chi conosce Bennett Una vita come le altre è un libro diverso e particolare, intimo, corredato da fotografie che ispirano la colpevole sensazione di sbirciare nel privato altrui e su cui aleggia la stessa timidezza di famiglia a cui lo scrittore cerca, più volte, di dare un significato concreto, di farne simbolo di elevazione denigrandola.
E' un Alan Bennett che si guarda indietro, un risucchio (170 pagine che si leggono in una giornata) pervaso di malinconia, di dubbi e certezze verso quel che è stato, di curiosità instancabile, d'insofferenza, di ironia e di riconciliazione.
E quella che racconta sotto il suo sguardo "poco caritatevole", come riportato in qualche recensione, è una storia d'amore, ma soprattutto una storia di rispetto e di accettazione.
Non è il Bennett a cui siamo abituati e se ne esce un po' in subbuglio, ma non è per questo che si continua a leggere?

2 commenti:

  1. non conosco questo autore, ma il tuo post ispira. me ne vado, che ad aggiungere libri alla wishlist non si risolve granché.

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  2. le wishlist sono il male, concordo ;)
    per quello credo davvero nelle letture "per caso" (anche se la mia wishlist ormai è infinita), quelle che trovi inaspettatamente sulle bancarelle, sugli scaffali della biblioteca, sui tavoli delle librerie...
    a volte ti cade l'occhio, e zac! ^_^

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