sabato 16 febbraio 2013

David Foster Wallace - Una cosa divertente che non farò mai più

Nonostante la simpatia che Foster Wallace, come persona, mi ha sempre ispirato (per quel poco che ho letto su di lui) e l'intenzione, prima o poi, di leggere qualcosa di suo, sono sempre stata frenata da una certa critica un po' troppo esuberante che, per esperienza, spesso e volentieri è preannuncio di notevoli delusioni.
Una cosa divertente che non farò mai più mi è sembrato una lettura innocua e ha mantenuto le aspettative: costruito sull'esperienza di DFW come corrispondente per l' Harper's su una di quelle enormi navi da crociera che vanno di moda adesso (il testo originale è del 1997 ma presumo non sia cambiato molto), rivela uno scrittore curioso e attento, ironico, che guarda con occhi disincantati e leggermente stupiti (a volte persino un po' troppo) la piena di gente che intorno a lui cerca avidamente di far sì che i messaggi con cui sono stati adescati ("lasciatevi viziare") abbiano un loro perchè.
DFW passa ogni cosa al setaccio, dall'arrivo all'aeroporto di Fort Lauderdale, all'attesa sulla banchina, alla sistemazione sulla nave, agli attracchi nave contro nave, alle cene e alle attività di gruppo, alle incongruenze e agli egoismi che passano sotto gli occhi indifferenti di tutti al grido del "divertirsi ad ogni costo"; a volte senza nemmeno sapere cosa si sta facendo.
E' un libro intelligente, e si respira tutta la costernazione di fronte ai comportamenti al limite dell'assurdo della folla di esseri umani di cui DFW tratteggia un ritratto non proprio lusinghiero, ponendo l'accento sulle tendenze capronesche a cui tutti si sottomettono con uniformità e quasi con diligenza.
Ma, ehi baby, è l'evoluzione della vacanza del mondo occidentale.
Che sembra, paradossalmente, non riuscire mai a prendersi una vacanza da se stesso.

5 commenti:

  1. Anche io non ho ancora letto nulla DFW per il motivo che hai scritto tu - da una parte il fatto che la critica lo ami molto mi incuriosisce, dall'altro mi allontana. Lo so, un controsenso!

    Sono felice che, alla fine, ti sia piaciuto.

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  2. Questo è un libro "innocuo". E anche veloce da leggere, per iniziare devo dire che non è male.
    Certo, mi fido di chi, avendone la capacità, mi dice che è (era) un genio, quindi credo che prima o poi tirerò giù dagli scaffali della biblioteca qualche altro suo volume.
    Se ci provi prima tu fammi sapere ;)

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  3. Sono secoli che voglio leggere questo libro! Prima o poi mi farò coraggio e lo comprerò...

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  4. A me è piaciuto, se conosci già DFW credo ti piacerà di sicuro - però come dicevo io di lui non ho letto altro e quindi...
    mi farò coraggio anch'io e affronterò qualche suo librone ;)
    Grazie del commento e una buona serata

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  5. sono anche io nella stessa situazione. sopratutto perché, conoscendomi, se mi piace il primo poi passerò mesi a raccattare monetine ovunque per comprare e leggere tutto il resto che ha fatto.

    fammi sapere se becchi altro di più entusiasmante di questo autore (no vabbé, ti seguo qui, quindi lo vedo da me XD) se inizio voglio iniziare col botto!

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