Ma poi: si poteva davvero resistere a quel titolo e a quella copertina?
Questa volta il mio cuore ne è uscito pieno di leggerezza: Citati racconta la storia della storia del cavaliere della Mancia e del suo fedele Sancho Pancia, del sogno e della realtà, con la sua scrittura autorevole, che eppure non fa mai pesare la sua autorevolezza, la sua erudizione e il suo superbo uso della punteggiatura (che è un mio punto debole, lo ammetto) per giocare con un episodio, un personaggio, un oggetto, mettendolo in luce e ribaltandolo, inseguendo Dulcinea e una citazione nascosta, regalandoci la consapevolezza che Cervantes ci ha regalato un libro che a ogni rilettura sarà una riscoperta.
Il mio Don Chisciotte è stato, molto molto tempo fa, un'edizione riveduta per ragazzi ma va bene così: è stata una fantastica e sognante lettura, è bastata per rileggerlo adesso con Citati e nello stesso tempo mi ha istigata nel procurarmi il testo integrale.
Che sto centellinando, alla sera, senza fretta.
Oh beh, l'originale può bastare per un anno! Lo ricordo bello lunghetto, in due volumi. Però l'ho letto con estremo piacere, nonostante segni un po' il tramonto di quell'epoca di sogni e di tutte quelle cose che a me piace leggere.
RispondiEliminaSi anche l'edizione che ho adesso sono due volumi in cofanetto, ma ti dirò: la trovo rincuorante la sua sua lunghezza. Che se poi finisce ? ;)
EliminaIl libro su Leopardi mi incuriosiva, ma non so perché mai abbastanza da provare a leggerlo. Dopo un elogio così, direi che devo come minimo sfogliare le prime pagine :)
RispondiEliminaE' meraviglioso. Capisco che magari da un certo punto di vista possa essere visto come un po' "pesante" ma ti assicuro che ne se esce quasi come dopo un'immersione in apnea. E con la voglia addosso di buttarsi occhi e cuore sullo Zibaldone, edizione integrale ;) (e lo farò, prima o poi...)
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