Era dai tempi (tanti) della Storia delle idee ecologiche di Worster e da quelli (troppi) de Il mondo di ieri di Zweig che non mi capitava di esserne grata; oltretutto, in questo caso, anche per un esame inserito d'ufficio e che invece, nella mia abominevole ignoranza (ma non è questo il bello?) mi sto godendo davvero.
La rarità di queste istruzioni sta nella volontà di farsi comprendere, di far amare (o almeno tentare di; e tentarci davvero) la storia dell'arte, la genialità di una pennellata che nasconde un mondo intero, di un'increspatura che svela un dolore, di un colonnato che gioca con i nostri sensi, della melanconia (oh, quel ritratto di Michelangelo di Daniele da Volterra!) e della curiosità.
Un libro scritto (caso strano per un libro italiano, specie se scritto "per voi studenti") con gli studenti in testa, fruibilissimo da chi di storia dell'arte ha poche e comuni nozioni, e stampato su una fantastica carta patinata su cui la matita scivola via. Si sente la mancanza di una bibliografia, peccato, ma è un libro consigliatissimo, che fa ridere il cuore.
Il mio esame inizierà con un sentito grazie.
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