L'illusione di dio mi sono convinta a comprarlo dopo aver visto
una breve intervista di Jonathan Miller a Dawkins, che era vestito
impeccabilmente di tweed e di aplomb britannico, e il tweed è una mia
debolezza.
L'ho letto di getto - oh, il grande genio divulgativo degli inglesi! -
ed è stata una lettura divertente e interessante.
Ma, soprattutto, è stata una lettura inaspettata: lasciando da parte
tutte le inutili recensioni a senso unico, sia da una parte che
dall'altra, lo si può leggere subito tra le righe o aspettare le ultime
pagine: l'illusione di dio non è nient'altro che una grande
dichiarazione d'amore.
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