Agnes Browne mamma era accanto ai diari di Virginia Woolf, che stavo
sfogliando mentre ponderavo su come impiegare al meglio (ah!) la tessera
a punti ormai piena della libreria sotto casa.
Ne avevo sentito parlare bene da qualche parte e ho dato un'occhiata a
un paio di frasi, sinceramente non ne ero del tutto convinta; però aveva una splendida copertina e ho ceduto all'impulso.
Non me ne sono pentita, O'Carroll sa raccontare storie e Agnes e Marion sono meravigliose: una lettura da un pomeriggio, attorniati dalla Dublino degli ultimi anni
sessanta, dalla musica di Cliff Richard, da vite fatte quasi di niente
ma piene di vita.
Non è un libro comico, come riportano ovunque, ma si sorride, e la fine è
davvero un bellissimo sogno.
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